Benessere sessuale ed attività fisica.

E’ stato ampiamente dimostrato che l’attività fisica è un fattore protettivo per la salute del nostro corpo. Può infatti prevenire o ritardare l’insorgenza di malattie cardiovascolari come l’ipertensione arteriosa, le malattie coronariche, le malattie metaboliche quali il diabete e le dislipidemie.  Anche a livello della sessualità maschile l’attività fisica svolge una funzione protettiva e di prevenzione di determinati disturbi, in particolare per quanto riguarda la funzione erettile. Gli uomini affetti da disfunzione erettile non riescono ad ottenere o mantenere un’erezione soddisfacente per l’intera durata del rapporto sessuale. Si tratta di un disturbo che può colpire anche a 20 anni ma la sua incidenza aumenta con l’avanzare dell’età. Le cause della disfunzione erettile possono essere diverse: da quelle organiche che rimandano, ad esempio, ad una scarsa irrorazione sanguigna del pene a quelle psicologiche o dovute a stress. Una delle cause a cui, tuttavia, non si pensa è che anche uno stile di vita sbagliato può far insorgere questo disturbo: il fumo, l’abuso di alcol, la sedentarietà, il sovrappeso e l’obesità possono essere degli importanti fattori di rischio. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nella popolazione generale. Ridurre i fattori di rischio per tali malattie è fondamentale per mantenere un buono stato di salute fisico, mentale e di conseguenza sessuale. Esistono dati scientifici e ricerche cliniche a favore di un beneficio dell’attività fisica nei confronti di una buona attività sessuale. Spesso si è sottolineato che una disfunzione sessuale può essere il campanello d’allarme di una patologia cardiovascolare importante, fino a quel momento misconosciuta ed asintomatica.

Da diversi studi si è evidenziato come il 70% dei pazienti con infarto miocardico acuto aveva sviluppato nei 36 mesi precedenti l’insorgenza della patologia coronarica, una disfunzione erettile. Questo perché le arterie del pene essendo di piccolo diametro sono più facilmente danneggiate rispetto ai grandi vasi sanguigni e pertanto il deficit erettile si può manifestare come primo sintomo di una malattia cardiocircolatoria diffusa. Da qui la stretta correlazione tra malattie cardiovascolari e disfunzione erettile: fare poca attività fisica è, quindi, un fattore di rischio per sviluppare patologie cardiovascolari ma anche andrologiche. L’attività fisica sembra avere un ruolo importante non soltanto nel prevenire i disturbi sessuali maschili ma anche, una volta che questi siano manifestati, nella loro cura. I risultati di alcuni studi documentano un miglioramento apprezzabile indotto dall’attività fisica già dopo 3 mesi di trattamento, con vantaggi anche nella risposta alla terapia farmacologica della disfunzione erettile stessa. Non c’è una singola attività fisica da consigliare, ma piuttosto un’ampia gamma di attività purché siano svolte con regolarità ed in quantità adeguata. 

I meccanismi attraverso cui un’attività fisica svolge la sua funzione sono diversi: aumento di Ossido Nitrico che è una sostanza che facilita la dilatazione delle arterie e in particolare di quelle del pene, aumento delle cellule progenitrici dell’endotelio (che rivestono vasi sanguigni), riduzione del colesterolo “cattivo” e aumento di quello “buono”, aumento del metabolismo del glucosio e conseguente minor rischio di sviluppo del diabete e miglioramento della pressione arteriosa. In conclusione, come ricorda il Ministero della Salute, una dieta non equilibrata, caratterizzata da uno scarso apporto di frutta e verdura e da un eccessivo consumo di grassi e cibo processato può pregiudicare anche la salute sessuale. Per prevenire l’insorgenza della disfunzione erettile è importante mantenere nella norma i valori di colesterolo nel sangue e di pressione arteriosa. Utile anche ridurre al minimo il consumo di bevande alcoliche, non fumare e praticare un’attività fisica regolare, meglio se aerobica.