Quando si parla di disordini dell’eiaculazione quasi sempre si pensa all’eiaculazione precoce, ma in realtà le patologie possono essere diverse anche se meno frequenti. L’eiaculazione ritardata è una di queste.

Per eiaculazione ritardata si intende una inibizione del riflesso eiaculatorio in soggetti che, pur mantenendo l’integrità della erezione ed una normale libido, non sono in grado di eiaculare. Si distinguono quattro varianti:

a) primaria, quando il paziente non è stato mai in grado di eiaculare ( aneiaculazione);
b) secondaria, quando ciò avviene dopo un normale periodo eiaculatorio;
c) ricorrente, quando avviene in diverse occasioni o con diverse partner;
d) situazionale quando avviene esclusivamente in determinate situazioni o con determinate partner.

L’eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale molto rara, circa il 4% dei casi, e si verifica più spesso durante i rapporti sessuali completi, cioè con la penetrazione, mentre con altre forme di stimolazione diventa ancora più rara. Le cause possono essere sia organiche che psicologiche.

Le cause organiche possono essere rappresentate da una gran quantità di fattori: alcune neuropatie, le lesioni midollari, le lesioni nervose conseguenti ad alcuni interventi chirurgici, alcune malattie endocrine che determinano la riduzione del testosterone o degli ormoni tiroidei. Anche alcuni farmaci e droghe possono compromettere la capacità di arrivare all’orgasmo: tra questi più frequentemente si ritrovano gli psicofarmaci, gli antidepressivi e, in genere, tutte le sostanze anche non farmacologiche (alcool, oppiacei) capaci di inibire le reazioni del sistema nervoso centrale.

Circa l’eiaculazione ritardata di origine psicologica, invece, ricordiamo che in questo caso l’uomo è generalmente in grado di eiaculare durante la masturbazione ma non durante il rapporto. I pazienti dichiarano di riuscire ad avere erezioni buone e prolungate, ma di non sentire abbastanza eccitazione fisica e/o mentale durante il rapporto sessuale. Spesso si tratta di uomini che tendono ad avere difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, molto controllati, emotivamente distaccati. Anche l’ansia da prestazione può influire negativamente durante l’atto sessuale: comunemente, questa particolare ansia prima di un rapporto è ritenuta la causa principale di eiaculazione precoce; tuttavia, pochi sono a conoscenza che questo determinato stato ansioso preliminare può essere anche responsabile del problema opposto.

Da non trascurare sono le conseguenze che una tale patologia ha sul rapporto di coppia.

La partner con il passar del tempo crede di essere lei stessa il motivo della patologia, infatti solitamente durante il colloquio clinico, riferisce di percepirsi brutta, di non essere capace di fare provare piacere al partner, di non essere abbastanza brava sessualmente e palesa un sentimento di disagio,sconforto,smarrimento.

La diagnosi si basa sull’attento ascolto delle risposte alle domande rivolte al paziente. L’eiaculazione ritardata che si verifica solo in certe situazioni e non in altre, e sempre comunque con una buona erezione, orienta verso cause psicogene. Per contro, ritardi eiaculatori persistenti e ricorrenti, orientano verso cause organiche.

Il trattamento farmacologico è quello più efficace, specie nei casi secondari all’uso di droghe o farmaci. Benché non esista un farmaco specifico approvato dalle autorità sanitarie, i medicinali che aumentano l’effetto della dopamina sono quelli che danno i maggiori risultati. La dopamina, infatti, è una sostanza attiva nel cervello che incrementa, tra le altre cose, anche l’eccitazione, favorendo così pure l’orgasmo. Tuttavia, questa terapia deve essere impostata e seguita da un medico altamente competente. Al maschio affetto da eiaculazione ritardata severa (aneiaculazione) con prospettive di paternità, deve essere raccomandata la crioconservazione dello sperma, al fine di attuare successivamente, in caso di necessità, una procreazione medicalmente assistita. I soggetti che soffrono di eiaculazione ritardata senza nessuna causa medica possono beneficiare di terapie o supporto psicosessuologico, spesso anche di coppia.